LICEI COREUTICI: le punte in cartella

Dopo un iniziale e comprensibile periodo di incubazione il numero dei Licei Coreutici sta crescendo, e così l’interesse nei giovanissimi appassionati di danza si sta trasformando in una vera e propria febbre.  Se riconoscete in voi i primi sintomi, leggete con attenzione le faq che troverete sul sito del Liceo Coreutico di Trento: almeno una delle domande che vi turbano troverà una risposta semplice e chiara. Una fonte attendibile mi rivela che ci dovrebbero essere licei coreutici attivi nelle città di cui sotto pubblico un elenco in ordine casuale. Trovo divertente che esistano esemplari del nuovo liceo in piccole cittadine come Parabita, vicino Gallipoli, mentre non ve ne sono in grandi capoluoghi come Firenze.

ph marco borrelli

foto Marco Borrelli

Ecco l’elenco, ma non è escluso che manchi qualche città: Satriano; Napoli; Torino; Verona; Perugia; Ostia Lido; Crotone; Trento; Pescara; Livorno; Bisceglie; Salerno; Parabita; Genova; Teramo; Udine; Arezzo; Reggio Emilia; Busto Arsizio; Roma.

Se la vostra città non fa parte dell’elenco, controllerei il sito dell’Accademia Nazionale Danza, dove è pubblicata una lista aggiornata dei licei coreutici convenzionati, con indirizzi e recapiti di posta elettronica. Non credo che ne esistano di non convenzionati, perché mentre un Liceo Musicale stipula una convenzione con il Conservatorio di sua scelta (per tutto ciò che servirà alla didattica, compresi i maestri di musica), un Liceo Coreutico è obbligato a stipularla con l’Accademia Nazionale di Roma. Per lo meno fino ad oggi.

Mi sento in dovere di ricordare ai lettori che – nonostante vi sia da superare un test di ammissione – la missione dei Licei Coreutici è quella di crescere ed educare i giovani studenti attraverso la pratica e la cultura della danza, che è obiettivo assai diverso dal formare danzatori professionisti. Il test di ingresso serve per lo più a verificare che il candidato non possegga qualche deficit motorio insormontabile. Infatti, mentre una conoscenza basilare della matematica è certificata dall’esame in uscita dalle medie, le capacità motorie necessarie a danzare dovranno essere verificate all’ingresso alla scuola secondaria di secondo grado. Anche l’iscrizione ai Licei Musicali è subordinata ad una simile verifica. Il provino di ammissione costituisce inoltre un imprescindibile momento di confronto tra i genitori dello studente e i futuri professori: perché pensate che vostra figlia troverà stimolo e soddisfazione nell’educarsi attraverso la danza? Parliamone…

Accademia Nazionale Danza riconosce titoli stranieri – forse

soldatesse cinesi

diplomande Accademia Nazionale Danza

Sfogliando una rivista di danza mi sono accorto di una piccola novità relativa le norme di accesso ai corsi dell’istituzione romana. In realtà la notizia risale a giugno, e dunque ne vengo a conoscenza con grave ritardo, d’altronde questo non è mai stato un blog di news. Comunque mi sembra sia avvenuto un cambiamento positivo e mi sembra giusto ribadirlo. Da giugno l’Accademia più criticata d’Italia ha sottoscritto la convenzione di Lisbona dell’11 aprile 1997, che stabilisce le regole per il riconoscimento dei titoli di studio relativi all’insegnamento superiore in tutta la Comunità Europea. Ovvero: l’Accademia ha iniziato a valutare, per esempio ai fini della prosecuzione degli studi, titoli ottenuti in istituzioni esteri. Non è detto che il titolo sia riconosciuto, neppure parzialmente, ma prima non lo avrebbero neppure preso in considerazione. Dunque avete studiato tre anni al Laban London? Forse quel sudato diploma potrà avere un valore anche in Italia, magari abbreviandovi il percorso per l’ottenimento dell’abilitazione all’insegnamento nei licei coreutici. Nel caso siate interessati – e molto motivati – vi annuncio che le formalità da espletare sono molte e complesse, così vi invito a leggere attentamente il testo integrale che ho scaricato dal sito. Oramai lo sanno anche sbarre attaccate ai muri delle scuole di danza: niente è semplice sull’Aventino, neppure ottenere due informazioni due.

Regolamento Titoli Accademici Stranieri

CHE COSA È LA FISIODANZA?

tutto ok?

La fisiodanza è una disciplina che elabora strategie di allenamento per il danzatore con l’obiettivo di migliorarne le prestazioni sia tecniche che espressive, incrementarne il benessere psico-fisico, diminuirne l’esposizione alle patologie causate da errori tecnici o da carichi eccessivi di lavoro.
La fisiodanza ha la finalità di integrare le classi collettive di tecnica, proponendo percorsi di allenamento calibrati sulle caratteristiche fisiche e sulle esigenze artistiche del singolo danzatore.
Lo studio del movimento che caratterizza l’aspetto teorico di questa disciplina, sottoponendo i movimenti di ciascuna tecnica ad una analisi bio-meccanica, può inoltre aiutare il danzatore a correggere errori di impostazione ed esecuzione. Guidando il ballerino verso una maggiore consapevolezza motoria l’insegnante di fisiodanza può dunque contribuire alla prevenzione sia delle patologie da sovraccarico funzionale, sia delle lesioni predisposte – se non causate – da difetti tecnici.

Gli studenti dei primi due anni di liceo coreutico integrano il proprio training quotidiano con quattro ore alla settimana di fisiodanza, attività in quel contesto denominata laboratorio coreutico. Anche l’Accademia Nazionale Danza supporta la formazione dei propri allievi con lezioni di fisiodanza. I principi cui si ispira la fisiodanza dell’Accademia sono derivati dai sistemi di educazione fisica comunemente denominati ginnastiche dolci o anti-ginnastiche. Sebbene riorientandoli secondo i propri specifici obiettivi, la fisiodanza di supporto ai corsi dell’Accademia rielabora infatti i presupposti comuni ai metodi creati da Mézières, Pilates e Feldenkrais – per citare solo i più noti. Durante le lezioni si fa largo ricorso all’osservazione propriocettiva, ed alle visualizzazioni immaginative sviluppate dall’Ideochinesi. Tra gli strumenti utilizzati nelle classi c’è inoltre la manipolazione e l’esplorazione dell’anatomia, strumenti mutuati dall’approccio al movimento elaborato da Bainbridge Cohen.

I LICEI COREUTICI

quanto dovranno aspettare?

Il Liceo coreutico e musicale è una delle nuove scuole secondarie di secondo grado introdotte dalla Riforma Gelmini. Oltre all’insegnamento delle discipline comuni a tutti gli altri indirizzi liceali – italiano, lingua straniera, storia, geografia, filosofia, matematica, fisica, scienze e storia dell’arte – la sezione coreutica prevede gli insegnamenti di: storia della danza, storia della musica, tecniche della danza, laboratorio coreutico e coreografico, teoria e pratica musicale della danza. Nel loro insieme, le discipline coreutiche rappresentano una parte importante dell’orario settimanale. Il professore di tecniche della danza, ad esempio, avrà a sua disposizione otto ore alla settimana per ciascun anno del quinquennio, il doppio del tempo che passerà in aula il professore di italiano. Nei primi due anni tutti gli studenti seguiranno un identico programma di studio, mentre nel triennio conclusivo ciascun allievo potrà scegliere tra due indirizzi: danza classica, oppure danza contemporaneaAggiornamento situazione Licei coreutici.

Mentre su wikipedia si legge che prima o poi saranno attivati 40 licei musicali di cui almeno 10 dotati di sezione coreutica, nell’ambiente si vocifera che per il momento ne sono previsti solo cinque. In realtà sul sito dell’Accademia Nazionale di Danza – l’unica università che rilascia il titolo abilitante all’insegnamento delle discipline coreutiche nel sistema scolastico nazionale – c’è una lista che elenca i licei coreutici. Se siete interessati ed abitate vicino, ad esempio, a Roma, Teramo, Genova, Udine o Busto Arsizio – provate ad approfondire la questione iniziando con questa  intervista a Giovanna Greco, docente dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma e interfaccia di questo istituto presso il Ministero.
Come se le notizie non fossero già abbastanza rare, un fuorviante articolo di Repubblica – datato 25 febbraio 2010 – riferisce altre affermazioni della ministro: nell’anno scolastico 2010-2011 sarà attivato un solo liceo coreutico in tutto il territorio nazionale. Nell’articolo non si dice neppure quale dovrebbe essere.
A questo punto ammetto di essere confuso anche io. Una piccola rivoluzione sta per iniziare, ma ho la sensazione che passeranno molti anni prima che i Licei Statali, istituzioni finalmente in grado di conciliare una indispensabile formazione umanistica con la pratica professionalizzante, diplomino danzatori pronti ad inserirsi in una compagnia. Nel frattempo bisognerà continuare a fare affidamento sulle scuole di danza gestite da privati, magari apprendendo a riconoscere quelle valide ed affidabili. A questo scopo ri-danzare ha distillato una piccola guida per aiutare tutti i genitori che sono alla ricerca di una buona scuola di danza per i propri figli.

Aggiornamento situazione licei coreutici qui.